Il Festival Pianistico Internazionale, manifestazione di rilievo mondiale, si svolge tutti gli anni a Brescia e Bergamo per onorare il grande pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli. Il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo si svolge tutti gli anni dal 1964 e dal 2000 consegna un premio a favore del migliore artista della rassegna, ospita le migliori Orchestre e Pianisti della scena mondiale, diventando un appuntamento irrinunciabile per gli amanti della musica classica e della musica classica contemporanea.
La 59° edizione del 2022 si svolge tra il 19 aprile e la fine di giugno al Teatro Grande di Brescia e al Teatro Sociale di Bergamo con un evento di chiusura al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Avrà come tema la musica della prima metà del Novecento, con grandi artisti internazionali. I concerti del Festival Pianistico ospitano le principali Orchestre Filarmoniche del Mondo e i principali pianisti italiani e stranieri a livello mondiale. Gli spettacoli serali si svolgono quasi ogni due giorni e consentono, anche con brevi soggiorni, ai visitatori di godersi un Festival Pianistico di rilievo mondiale cogliendo l’occasione per visitare la città di Brescia (città di origine celtica e poi romana, conosciuta come la ‘Roma del Nord’, con i suoi bellissimi Musei, Palazzi, e resti dell’epoca romana) e i suoi bellissimi dintorni che spaziano dalle colline del vino della Franciacorta, dai paesaggi dei laghi, tra cui il lago di Garda e il lago d’Iseo, fino all’alta montagna, con le sue stazioni sciistiche e le sue possibilità di trekking).
Presso la nostra struttura potrai trovare una soluzione alloggiativa unica, in pieno centro storico, con ampio parcheggio gratuito interno, ristorante, giardino, in un contesto storico di pregio, elegante e raffinato, in cui godere di momenti di tranquillità e relax, visitare il centro della città di Brescia e i suoi principali Musei e nello stesso tempo partire per visite dei possibili itinerari nel territorio della provincia.
Lo scopo della manifestazione del Festival Pianistico Internazionale è quello di diffondere al grande pubblico la cultura pianistica internazionale sviluppatasi tra il XVII e il XX secolo, ospitando le performance musicali dei pianisti più affermati a livello mondiale e le opere dei maggiori artisti contemporanei. Ogni edizione del Festival è solitamente monotematica e propone un percorso di riflessione su un autore, un tema ed un periodo storico con serate che si svolgono all’interno della bellissima cornice del Teatro Grande di Brescia. La manifestazione negli anni ha ospitato grandi compositori contemporanei (come Oliver Messiaen, Stockhausen), famosi solisti (Uto Ughi, Marta Argerich, Grigory Sokolov, Maurizio Pollini), grandi direttori d’orchestra (Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Lorin Maazel, Georg Solti) ed importanti Orchestre internazionali (Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Chicago Symphony Orchestra, la London Symphony, l’Orchestra di Philadelphia, la Filarmonica d’Israele, la Filarmonica di San Pietroburgo, la National de France, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica della Scala).
Il Festival Pianistico di Brescia ha ricevuto nel 1986 il Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali e la Medaglia Litzs del Ministero della Cultura Ungherese ed è entrato a pieno titolo nella European Festival Association. A riprova della levatura internazionale del Festival, oggi la manifestazione è sottoposta all’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e all’Alto Patronato del Presidente del Parlamento Europeo.
La direzione artistica del Festival è stata mantenuta fino a pochi anni fa da Agostino Orizio (oggi la carica è ricoperta da Pier Carlo Orizio) e la presidenza dal critico Filippo Siebaneck, carica oggi rivestita da Andrea Gibellini.
La nuova direzione artistica ha dato una nuova impronta al Festival, unendo un repertorio classico a quello della musica contemporanea, ospitando grandi artisti ed orchestre internazionali insieme a giovani artisti emergenti di grande talento.
L’esperienza pluriennale del Festival ha infine dato origine, sotto la direzione triennale di Uto Ughi, di una vera e propria Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale, che riunisce giovani musicisti di talento e dà la possibilità ai giovani diplomati dei conservatori di Brescia e Bergamo, di maturare una solida formazione musicale. Il Festival compie così la sua prima missione di diffusione della cultura musicale classica internazionale.